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CALCIOGrande spettacolo del Bellinzona

27.05.09 - 13:00
È andata in scena martedì sera la prima teatrale de "La notte dei giocattori", con protagonisti diversi giocatori e dirigenti della squadra granata. "Una grande emozione", il verdetto univoco degi attori.
Una scena dello spettacolo (Keystone/Karl Mathis)
Grande spettacolo del Bellinzona
È andata in scena martedì sera la prima teatrale de "La notte dei giocattori", con protagonisti diversi giocatori e dirigenti della squadra granata. "Una grande emozione", il verdetto univoco degi attori.
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BELLINZONA – Il Teatro Sociale di Bellinzona è gremito quando, dopo l’introduzione del regista Maurizio Salvalaio con "L'uomo che ride" di Heinrich Böll, si apre il sipario e sulla scena appaiono uno dopo l’altro i protagonisti de “La notte dei giocattori”. Alberto Aspesi, Gigi Beghetto, Davide Belotti, Lorenzo Bucchi, Paolo Carbone, Alessandro Ciarrocchi, Marco Degennaro, Frank Feltscher, Gabriele Giulini, Marcello Giulini, Matteo Gritti, Mauro Lustrinelli, Gürkan Sermeter, Jerôme Thiesson e Marco Vaccari sono i nomi dei quindici attori, che normalmente si destreggiano su di un rettangolo verde e non su di un palco.

La prima parte dello spettacolo, a cura del Cambusateatro di Locarno, prevede la messa in scena di parti teatrali scritte da nomi illustri come William Shakespeare, con un mix di scene drammatiche, d’amore e comiche. Nella seconda parte invece sono stati i giocatori e dirigenti stessi a scrivere i testi da recitare, parlando delle cose per loro importanti.

Si parte con una bellissima ode a Roma di Lorenzo Bucchi, per passare alle considerazioni sull’uomo e il calcio di Beghetto, Belotti e Vaccari, alle interpretazioni dell’uomo e l’amore di Ciarrocchi, Gabriele e Marcello Giulini ed alle esplicazioni sull’uomo e la storia di Aspesi, Gritti e Lustrinelli. “Il calcio, l’uomo, il sogno” di Carbone, Degennaro e Sermeter con Feltscher e Thiesson che fanno da prologo al finale, dove ogni attore torna sul palco scandendo il proprio nome.

Il lunghissimo applauso degli spettatori presenti nella suggestiva cornice del Teatro Sociale è meritato per questi personaggi, che hanno avuto il coraggio di interpretare un ruolo completamente diverso da quello a cui sono abituati, e per Gabriele Giulini, che con il suo progetto forse unico in tutta Europa ha entusiasmato sia il pubblico che gli attori stessi.

“Per me è stata una grandissima emozione, mi tremavano le gambe”, racconta Mauro Lustrinelli. “Nel calcio non ho mai sentito un’agitazione simile, forse solo quando dovevo tirare il rigore ai Mondiali… no, nemmeno lì! È una cosa completamente diversa. Sono molto soddisfatto di come è andata, anche perché la prima prova generale l’abbiamo fatta solo lunedì”.

Anche Gürkan Sermeter è raggiante: “È da gennaio che stavamo provando per il pezzo e prima di andare in scena eravamo tutti molto emozionati. Il progetto, a cui potevamo partecipare facoltativamente, ha unito tantissimo la squadra”.

Dopo aver raccolto innumerevoli complimenti, Giulini inizia con una piccola autocritica: “Ero emozionato, forse anche troppo. Ho sentito molto la mia parte. Questo genere di iniziative fa bene al calcio, e spero che altre società possano seguire il nostro esempio. Come con la biblioteca, che ora anche la Sampdoria ha introdotto. Intanto sto già pensando a nuovi progetti”.

Mercoledì alle 19.00 al Teatro Sociale di Bellinzona va in scena la replica della “Notte dei giocattori”.

Daniela Bleeke Sollberger/GLM

Foto d’apertura: Keystone/Karl Mathis
 

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