Cerca e trova immobili
La difesa Perucchi: "Non è facile lavorare in un clima di pressione mediatica e politica" LOCARNO - È riniziato puntuale questa mattina alle 9.30 il processo Tamagni . Nel giorno della difesa, il primo a parlare è stata l'avvocato Francesca Perucchi, legale di Ivica Grgic. "Non è facile lavorare in un clima di pressione mediatica e politica, un lavoro che deve essere volto all'accertamento dei fatti prima ancora del giudizio" ha dichiarato Francesca Perucchi aprendo la sua arringa difensiva, nella quale ha subito sottolineato che "a giustizia deve essere equa".
"Il giudizio deve rifarsi alla constatazione dei fatti", ha affermato ancora la legale che ha ricordato i reati commessi in precedenza dal suo assistito sottolineando però che in nessun caso si trattava di reati violenti.
L'avvocato difensore di Ivica Grgic ha inoltre insistito sulla necessità di una giustizia esemplare, così come richiesto venerdì scorso dall'avvocato Luca Marcellini in occasione della arringa in difesa di Ivan Jurkic.
Un susseguirsi di dichiarazioni che tratteggiano un profilo differente rispetto a quello dipinto dalla procuratrice pubblica Rosa Item e dall'avvocato della parte civile Diego Olgiati. "Non ho mai visto Ivica picchiare nessuno". "Non è un provocatore o un picchiatore, non è uno che è abituato a menar le mani", sono solo alcune dei giudizi di conoscenti di Ivica messi a verbale e letti stamattina dal suo legale. Diverse testimonianze secondo le quali, escludendo il caso del carnevale di Maggia di cui Perucchi ha affermato di parlare in seguito, Ivica non ha mai partecipato a risse.
L'avvocato ha inoltre sottolineato che le testimonianze lette dagli atti in precedenza, avevano tutte lo scopo di dipingere il proprio assistito come una persona violenta. Procedimento questo che porta oggi la legale a rileggere diversi verbali e testimonianze per dare un immagine più completa del proprio assistito. "Chiedo ora e sempre chiederò di essere molto prudenti nel giudicare le testimonianze", ha affermato Perucchi rivolgendosi alla corte e sottolineando l'agire dei media e di alcuni blog che in più occasione, "tendevano a offrire sempre e solo un'immagine violenta di Ivica Grgic".
