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PROCESSO TAMAGNIMarcellini: "Ivan Jurkic, un bambinone, un ragazzo a posto"

23.01.09 - 15:43
Ti Press
Marcellini: "Ivan Jurkic, un bambinone, un ragazzo a posto"

LOCARNO - L'intervento dell'avvocato Luca Marcellini prosegue tratteggiando un profilo differente rispetto a quello formulato da accusa e parte civile. Ivan Jurkic viene definito "un bambinone, un ragazzo a posto, tranquillo, mai si è vantato di aver picchiato qualcuno" afferma Marcellini leggendo gli atti processuali. "Durante questa inchiesta, anche se ci sono valutazioni discordi, penso di poter dire che la difesa e l'imputato hanno dato il loro contributo" precisa l'avvocato che in seguito rivela che solo nel primo interrogatorio il suo assistito aveva cercato di svicolare, ma che in seguito ha subito fornito una versione dei fatti concorde con quelli poi stabiliti.

Marcellini spiega d'aver, in accordo con il suo assistito, deciso di partecipare agli interrogatori rinunciando quindi agli incontri liberi con il suo legale. Insomma "una chiara dimostrazione di disponibilità" da parte del ragazzo.

"Ivan Jurkic si è quindi trovato in una situazione non facile che però ha vissuto senza lamentarsi. Ha capito quella che era la sua situazione rendendosi conto dei motivi che la imponevano e si è comportato di conseguenza"  spiega l'avvocato difensore. Un atteggiamento corretto che l'avvocato ha esteso anche ai genitori ed alla famiglia.

Inoltre Marcellini ha parlato in seguito della requisitoria della pp Rosa Item definendola "chiara ed equilibrata", ma ha poi aggiunto di non concordare su tre punti: le testimonianze, il comportamento tenuto da Ivan Juric durante l'inchiesta e la commisurazione della pena ritenuta non adeguata.

Prima di concentrarsi su questi tre elementi, l'avvocato Marcellini ha ritenuto fondamentale aprire una parentesi e spendere due parole sull'intervento del collega di parte civile. "A mio modo di vedere - ha spiegato - questo tipo di impostazione risponde al bisogno di calcare delle colpe per trovare una spiegazione più accettabile. Lo sforzo di accomunare la posizione di Ivan con quella degli altri due imputati presentandolo come una persona che ha un'abitudine nel fare queste cose ed ipotizzare un dolo completo mi sembra andare oltre a quanto è ragionevole -afferma il legale-. Non dimentichiamo che la cosa avviene in mezzo ad un mucchio di gente e a viso scoperto. Gli autori non scappano, si allontanano. È stato accertato che Grgic è arrabbiato con gli altri due per quello che è successo. Un chiaro segno che si è andato oltre a quanto si intendesse fare. L'ipotesi di una cosa organizzata è contraria ad ogni irragionevolezza".
 

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