LUGANO - La drammatica morte di Damiano Tamagani avvenuta lo scorso anno proprio durante il carnevale di Locarno, e il processo che si sta tenendo in questi giorni contro i tre imputati, non lascia indifferenti gli organizzatori dei carnevali ticinesi. Diversi di loro punteranno proprio sulla sicurezza.
Società come quelle di Roveredo, Tesserete, Chiasso, S. Antonino e Maggia, che partecipano alla campagna ‘ Carnevali in sicurezza’, hanno deciso di unire le forze a scopo preventivo adottando anche un regolamento comune. E anche carnevali che non hanno aderito alla campagna , avranno un occhio di riguardo alla sicurezza. Come ad esempio quello di Biasca che da dievrsi anni è impegnata sul fronte degli abusi , investendo parecchi soldi per evitare episodi di risse e violenze. "Durante tutta la settimana garantiamo la presenza di una sessantina di Securitas e una trentina di pompieri, che si occuperanno dei controlli dei veicoli e delle persone – ha raccontatoa a laRegioneTicino il neopresidente del comitato del carnevale biaschese, Paolo Devittori e ha aggiunto: "Collaboriamo inoltre con Tre Valli Soccorso (che ha la sede a due passi dai luoghi dei festeggiamenti) e Nez Rouge, oltre alla Polizia".
Anche Locarno, che proprio lo scorso anno è stato scenario del pestaggio mortale, si prepara ad affontare un carnevale diverso. Un carnevale sul quale pesa il ricordo di quanto avvenuto lo scorso anno. Pierangelo Bianchini, presidente del Comitato Stracionada, ha raccontato al Corriere del Ticino di pensare spesso ai fatti dello scorso anno e ha annunciato diverse novità sul fronte della sicurezza per l'edizione del Carnevale 2009, come ad esempio l'introduzione di «entrate obbligate» in Città Vecchia, attraverso le quali dovranno passare tutti i partecipanti ai festeggiamenti, favorendo i controlli mirati. «In più – ha dichiarato il presidente – intensificheremo il monitoraggio sull’introduzione abusiva di alcolici nel perimetro del Carnevale e restringeremo le maglie della sorveglianza sui più giovani".