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AgendaIl ritorno della rock lady ticinese con "Chi sei?"

26.03.08 - 11:00
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Il ritorno della rock lady ticinese con "Chi sei?"

LUGANO - Fare rock e farlo in italiano non è impresa facile. In Italia esistono esempi eccellenti come Gianna Nannini o Irene Grandi. E anche il Ticino ha la sua rock lady per eccellenza che dopo due anni di assenza dalle scena è pronta per rimmettersi in pista con "Chi sei", il suo nuovo album che è uscito in questi giorni nei negozi.

Stiamo parlando di Barbara Berta, la cantautrice di Bellinzona, che dopo aver messo definitivamente nel cassetto il filone melodico con il quale si è fatta conoscere al grande publico quasi 20 anni fa durante il concorso dell'Eurovisione, ha abbracciato - e in maniera molto convincente - una dimensione rock che sembra appartenerla da sempre. Lo aveva fatto percepire già tre anni fa con il singolo "Fermati, Girati", e lo ha confermato con questo nuovo lavoro prodotto dalla Third Swiss Records di Nicola Calgari (già collaboratore di Prozac+, Sottotono, Afterhours, Matia Bazar…) in collaborazione con l’etichetta Terzo Millennio di Francesco Caprini, un nome che è stato legato a gruppi come Timoria, Marlene Kuntz, Litfiba.

Distribuito dalla Self, l’album contiene 10 brani di Barbara e la cover di “America” di Gianna Nannini. Un disco che non ha nulla da invidiare a quelli realizzati dalle più illustre colleghe della vicina penisola. Dotato di una sorprendente vitalità, e impreziosito da una voce  carica di aggressività, l'album è intitolato "Chi sei?" con tanto di punto interrogativo. Una domanda che abbiamo rivolto alla diretta interessata.


Perché chiedersi "Chi sei?"
"Perché nella vita ci sono dei cambiamenti, e ogni tanto bisogna chiederselo. Prima cantavo un genere più melodico e patinato, quello che tutti hanno potuto sentire all'epoca della mia partecipazione all'Eurofestival del 1997. Sono trascorsi 19 anni da quella esperienza. Mi sono guardata dentro e mi sono chiesta chi fossi effettivamente. Solo a qual punto ho iniziato a propormi in maniera differente soprattutto a livello musicale".

E che risposta ti sei data alla tua domanda?
"Che non ero più quella dell'Eurovisione. Che era giunto il momento di levarmi di dosso quell'immagine soft e di essere ciò che veramente sono. Una donna che di giorno  ha una sua vita, fa la mamma ma è anche una persona molto pratica, schietta quanto basta, insomma senza peli sulla lingua".

La foto del cd e anche la grafica del tuo sito Internet mostrano una Barbara Berta molto dark lady.
"Più che una dark lady è una donna avventurosa, combattiva. Una guerriera che lotta anche per gli altri. Un'eroina  capace di  dare l'anima sul palcoscenico".

Il cd presenta undici brani. Quanto c'è di te in queste canzoni?
"Sono quasi tutte autobiografiche. In ogni mia canzone c'è qualcosa di me. Difficilmente mi scollo da me stessa".

In "Chi sei" duetti con Agostino Guarino, autore anche per Mina.
"La canzone è stata scritta a due mani con Guarino. Lui ha una voce e una forza incredibile. È stato molto bello  duettare assieme"

Come è nata l'idea di inserire America di Gianna Nannini?
"Durante le prove ho cantanto "America" ed è stata una bomba. A quel punto ci siamo detti perchè non inserire il pezzo nell'album. Mi affascina la grinta della Nannini, e ricordo molto bene quando cantò questo brano negli anni ottanta. Mi colpì molto il suo essere controtendenza e la sua mascolinità. È un personaggio che sento molto vicino".

Tu invece sei molto femminile.
"Oggi sì, ma un tempo ero un maschiaccio. Giocavo perfino nella squadra di calcio  maschile nel ruolo di centroavanti. Poi mi hanno detto che forse era meglio che andassi a giocare assieme alle donne, e mi sono iscritta nella squadra di calcio femminile. Un'esperienza dolorosa, ho preso un sacco di calci. Le ragazze non erano proprio esperte col pallone".

Cosa ti aspetti ora da questo disco?
"Mi aspetto di fare molti concerti dal vivo. Ho bisogno di un palco, è la mia condizione migliore".

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