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LOCARNOAggregazione nel Locarnese, il Municipio: «Un Comune unico»

24.10.16 - 10:18
L’Esecutivo cittadino prende posizione sul Piano cantonale e punta a raggruppare i quattro comparti individuati in uno solo
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Aggregazione nel Locarnese, il Municipio: «Un Comune unico»
L’Esecutivo cittadino prende posizione sul Piano cantonale e punta a raggruppare i quattro comparti individuati in uno solo

LOCARNO - Da anni in Ticino spira il vento delle aggregazioni. Le ultime in ordine di tempo hanno coinvolto il Bellinzonese e la Riviera.

Anche nel Locarnese il progetto (Piano cantonale delle aggregazioni PCA) è ben avviato con il Dipartimento delle Istituzioni che ha proposto una suddivisione in 4 comparti della Regione: Lago, Città, Piano e Terre di Pedemonte.

Il Municipio di Locarno, con una lettera inviata al Governo, prende posizione riguardo questo scenario per l’area urbana del Locarnese. «Riteniamo - scrive l’esecutivo cittadino - che la soluzione ideale sarebbe quella di costruire un Comune unico che raggruppi tutti e 4 i comparti individuati, per formare un ente più forte e che funga da interlocutore privilegiato sia del Cantone che degli attori privati».

L’esecutivo cittadino, come già sottolineato nel 2014, dà molta importanza al PCA. «Il progetto è fondamentale per la nostra Regione e per la Città di Locarno che all’interno della stessa esplica la funzione di Città-polo». Pure la proposta di escludere il Quartiere delle Gerre di Sotto dal comparto città non è stata molto apprezzata dal Municipio che la ritiene un «settore determinante per lo sviluppo della Città». Anche la Zona industriale di interesse cantonale (ZIIC) e la zona industriale comunale dovrebbero essere integrate.

Insomma, il Municipio di Locarno, pur vedendo nei quattro comparti «una logica organizzativa e sinergica sotto il profilo funzionale, geografico e istituzionale», ritiene che essa sia da rivedere per dare più importanza all’area urbana centrale della Città. «È importante dare più spazio allo studio di un comparto Città che permetta di creare un polo maggiormente autonomo, propositivo e che abbia più peso nelle relazioni istituzionali».

 

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COMMENTI
 

vulpus 7 anni fa su tio
Purtroppo anche le aggregazioni concluse o in fase di esecuzione si sono dimostrate poco positive. Nel Sottooceneri ancora settimana scorsa ,paesi aggregati della Valcolla lamentavano progetti totalmente disattesi, comuni che sono abbandonati al loro destino. Nle bellinzonese, la città faro che avrebbe dovuto partire con il piede giusto e conti in attivo si presenta con un debito milionario.Il futuro di questi comuni aggregati diventeranno una palla alpiede per il cantone, che dovrà iniettarvi milioni a palate per risanare situzioni che con l'operazione in corso si aggraveranno. Il Locarnese, sempre additato come regione litigiosa, funziona eggreggiamente ,nonostante alti lai, continuamente elevati. Se pensiamo alla fascia da Minusio fino a Brissago, l'impegno degli enti pubblici per far funzionare le cose è encomiabile. Per chi conosce un pò queste situazioni, sa che il destino del dopo aggregazioni è sempre e soltanto una strada in discesa, dove il motto, il tutto per tutti è solo simbolo di appiattimento e servizi al ribasso. Per il locarnese, se hanno un pò di cooraggio, lasciando perdere le fantasie dipartimentali, potrebbero intensificare quelle collaborazioni regionali che hanno dato buon frutto, ma ogni comune mantenere quelle peculiarità e servizi alla popolazione, che con le aggregazioni vengono semplicemente cancellati nonostante le promesse che vengono fatte.

GI 7 anni fa su tio
Dovrebbero essere gli enti locali ad essere più severi......ma, in democrazia è il popolino a decidere......almeno sulla carta (Capriasca docet....) Troppe "le cadreghe" che andrebbero perse....ergo la vedi düra, multu düra.....

pardo54 7 anni fa su tio
E smetterla con la difesa del proprio campanile.

Meridiana 7 anni fa su tio
è ora di svegliarsi .....
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