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LUGANOTentato colpo al portavalori, è iniziato il processo

26.09.16 - 10:05
Il piano dei sette malviventi avrebbe dovuto andare in scena nell’ottobre 2015
Tentato colpo al portavalori, è iniziato il processo
Il piano dei sette malviventi avrebbe dovuto andare in scena nell’ottobre 2015

LUGANO – Erano pronti ad assalire un furgone portavalori a Caslano, con la speranza di mettere le mani su cinque milioni di euro. Ma il colpo, studiato nei minimi dettagli, è stato sventato a Castelrotto. Poco fa alle Assise criminali di Lugano è dunque cominciato il processo nei confronti dei sei malviventi che il 16 ottobre 2015 erano stati accerchiati dalle teste di cuoio. A questi si aggiunge un settimo imputato, che era finito in manette pochi mesi dopo.

Davanti al giudice Amos Pagnamenta, i sette devono rispondere di tentata rapina aggravata, subordinatamente atti preparatori punibili alla rapina, infrazione alla legge federale sulle armi e sulle munizioni, e furto d’uso. In aula l’accusa è rappresentata dal procuratore pubblico Nicola Respini.

Già rapinatori - Per cinque dei sette imputati, tutti cittadini italiani, quella pianificata nel Malcantone non era la prima rapina. Il 41enne Vincenzo Amante in Italia aveva già trascorso dai nove ai dieci anni in carcere, per estorsioni, furti e – appunto – rapine. Anche Salvatore La Spesa, 43 anni, in passato è stato condannato per alcune rapine, «mai con armi da fuoco, ma in un caso con una presa di ostaggi» spiega alla Corte. Il 48enne Giorgio Carletti conta, oltre confine, undici condanne, di cui quattro per rapina. «Lo facevo per procurarmi la droga». Nel passato di Fedele D’Amato, 51 anni, c’è invece un colpo nel 1998, oltre a cinque condanne per altri reati. Il 47enne Remo Rizzo, poi, ha già scontato complessivamente 27 anni di carcere in Italia. Sempre per reati legati al consumo di droga, tra cui cinque rapine.

C’è stato un periodo dietro le sbarre anche per il 26enne Fulvio Bondio. Nel suo caso si trattava però di spaccio di marijuana, dal quale era poi stato prosciolto. Nel passato di Mirko Concas, 37enne alla sbarra come complice, c’è invece un decreto d’accusa – in Svizzera – per consumo di stupefacenti.

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