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ITALIALa birra italiana esplode all'estero, +400% in 10 anni

30.07.16 - 10:21
Anche in Italia si assiste al fenomeno del boom dei piccoli birrifici: dieci anni fa erano una trentina, ora sono un migliaio
La birra italiana esplode all'estero, +400% in 10 anni
Anche in Italia si assiste al fenomeno del boom dei piccoli birrifici: dieci anni fa erano una trentina, ora sono un migliaio

ROMA - In dieci anni l'export di birra italiana all'estero è quadruplicato, raggiungendo nel 2015 il massimo storico, per un valore di 183 milioni di euro, con la "bionda" italiana che invade anche i Paesi del Nord Europa, dalla Gran Bretagna alla Germania.

È quanto emerge da un'analisi Coldiretti sulla base dei dati Istat divulgata in occasione della giornata dedicata dai Mercati di Campagna Amica a promuovere le "Agribirre" tutte italiane. Il boom delle esportazioni - osserva Coldiretti - riguarda un po' tutti i Paesi, dalla Germania, patria dell'Oktoberfest (+49 per cento) all'Olanda (ugualmente +49 per cento), fino alla Gran Bretagna dei pub (+10 per cento), mentre nel Belgio delle birre trappiste gli acquisti di "bionda" Made in Italy sono addirittura decuplicati.

Ma con l'arrivo del caldo i consumi di birra volano anche in Italia dove si è registrato un balzo record del 6% degli acquisti, secondo un'analisi Coldiretti su dati Ismea, anche per effetto della nuova offerta di birre artigianali Made in Italy che stanno rivoluzionando il mercato. Si assiste infatti in Italia - sottolinea Coldiretti - al boom dei microbirrifici artigianali che dieci anni fa erano poco più di una trentina e ora sono circa un migliaio, per una produzione stimata in 45 milioni di litri.

La nuova produzione artigianale Made in Italy - continua la Coldiretti - è molto diversificata, dalla birra aromatizzata alla canapa a quella pugliese al carciofo di colore giallo paglierino ma c'è anche quella alle visciole, al radicchio rosso tardivo Igp o al riso. La birra artigianale - conclude Coldiretti - rappresenta anche una forte spinta all'occupazione soprattutto tra gli under 35, che sono i più attivi nel settore con profonde innovazioni che vanno dalla certificazione dell'origine a chilometro zero al legame diretto con le aziende agricole, ma anche la produzione di specialità distintive o forme distributive innovative come i 'brewpub' o i mercati degli agricoltori di Campagna Amica.

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