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STATI UNITIAngelina Jolie sempre più impegnata nel sociale

29.05.16 - 17:00
L'attrice e regista 40enne rivela come buona parte del suo tempo lo dedichi alla cura delle cause che segue attraverso le Nazioni Unite
Foto Bang ShowBiz
Angelina Jolie sempre più impegnata nel sociale
L'attrice e regista 40enne rivela come buona parte del suo tempo lo dedichi alla cura delle cause che segue attraverso le Nazioni Unite

LOS ANGELES - Sempre meno star di Hollywood e sempre più donna impegnata nel sociale e nelle cause di politica internazionale.

Angelina Jolie racconta così sulle pagine della rivista britannica HELLO! la sua nuova routine quotidiana, fatta di meeting, dibattiti e incontri diplomatici nella veste di ambasciatrice delle Nazioni Unite.

«Buona parte della mia vita di tutti i giorni è devota alle cause internazionali - ha detto la moglie di Brad Pitt - può trattarsi di un dibattito con i miei colleghi su una notizia della giornata, mettere in risalto alcuni fattori, pensare a quello che bisogna dire, valutare la prossima questione umanitaria su cui lavorare, preparare visite in campi profughi o discorsi pubblici».

«Provo sempre ad incontrare persone interessanti e con una visione diversa dalla mia, da cui poter imparare».

Angelina è orgogliosa del fatto che anche i suoi bambini, Maddox, 14, Pax, 12, Zahara, 11, Shiloh, 9, e i gemelli Knox e Vivienne, seguano e apprezzino il suo contributo alle cause umanitarie: in particolar modo, Maddox si è recentemente recato sul set di 'First They Killed My Father', adattamento cinematografico del libro di Loung Ung, uno dei sopravvissuti al genocidio della Cambogia, paese d'origine del primo figlio adottivo della famiglia Pitt-Jolie.

«Maddox conosce Loung da quando era bambino. È stato lui a spingermi a fare questo film. È stato al mio fianco in ogni fase di questo film: dalla stesura del copione alla post-produzione. Shiloh invece mi ha chiesto di venire con me in Libano, dopo che le ho raccontato la storia di una piccola bambina siriana dal nome Hala. Voleva conoscerla e sia lei, sia Pax hanno mostrato interesse, come molti bambini fanno, quando le mamme raccontano delle storie. Non li ho mai spinti però a fare cose che non volessero. Si tratta di qualcosa di spontaneo e che deve nascere da dentro».

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