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BERNAHuseynov: "Chiedere asilo in Svizzera è il solo passo giusto"

01.07.15 - 22:46
Lo ha dichiarato il giornalista azero stesso in una intervista alla rubrica "Rundschau" della tv svizzerotedesca SRF, trasmessa questa sera
Huseynov: "Chiedere asilo in Svizzera è il solo passo giusto"
Lo ha dichiarato il giornalista azero stesso in una intervista alla rubrica "Rundschau" della tv svizzerotedesca SRF, trasmessa questa sera

BERNA - Vuole chiedere asilo alla Svizzera il giornalista e attivista per i diritti umani Emin Huseynov, giunto a Berna dall'Azerbagian nella notte tra il 12 e il 13 giugno scorso insieme al consigliere federale Didier Burkhalter dopo aver cercato rifugio per dieci mesi nell'ambasciata elvetica a Baku. Lo ha dichiarato egli stesso in una intervista alla rubrica "Rundschau" della tv svizzerotedesca SRF, trasmessa questa sera.

"Nelle circostanze attuali, nella situazione cui mi trovo confrontato, chiedere asilo politico in Svizzera è il solo passo giusto", ha detto Huseynov.

Il giornalista 35enne, che aveva ripetutamente criticato il regime autoritario del presidente Ilham Aliev, temendo per la sua vita si era presentato il 18 agosto del 2014 al cancello dell'ambasciata elvetica spacciandosi per un cittadino elvetico. Il suo trasferimento in Svizzera è stato possibile dopo mesi di negoziati con le autorità di Baku, ha detto all'ats il portavoce del ministro degli esteri Burkhalter, Jean-Marc Crevoisier. Huseynov, che ha ottenuto un visto umanitario, avrà tempo fino in settembre per inoltrare una richiesta di asilo.

Secondo Amnesty International (AI), Emin Huseynov stava per essere arrestato nel suo paese con la falsa accusa di frode fiscale. L'organizzazione per i diritti umani, in un rapporto diffuso il mese scorso, ha di nuovo condannato il regime del autoritario presidente Ilham Aliev per la repressione delle "voci critiche" verso il potere, che sono costrette al silenzio.

AI considera l'Azerbaigian tra i paesi più oppressivi del mondo, con diversi prigionieri politici in galera, repressione della libertà di stampa e arresti per chiunque critichi il clan Aliev, al potere dal 1991. Nel 2003 Ilham è subentrato al padre Heydar, deceduto.

ats

 

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