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CANTONEMantegazza-Bertoli, la polemica corre sul web

01.07.15 - 12:05
La delusione del presidente dell'HCL della rinuncia del Decs di creare una scuola media per giovani promesse dello sport. La risposta di Bertoli
Foto composizione (Tipress)
Mantegazza-Bertoli, la polemica corre sul web
La delusione del presidente dell'HCL della rinuncia del Decs di creare una scuola media per giovani promesse dello sport. La risposta di Bertoli

LUGANO - Corre sui social network la polemica tra il presidente dell'Hockey Club Lugano, Vicky Mantegazza, e il direttore del Dipartimento Educazione Cultura Sport (Decs), Manuele Bertoli.

Martedì Mantegazza aveva criticato la decisione del Decs di rinunciare al progetto di creazione di una scuola media cantonale a Lugano che desse la possibilità a giovani calciatori e giocatori di hockey promettenti di avere una griglia oraria favorevole alla loro attività.

"Ringrazio comunque la Città di Lugano per aver creduto con noi in questo progetto che non aveva nulla per non funzionare. Il Cantone, una volta di più, si è dimostrato piccolo e fermo su se stesso. Peccato", ha scritto il presidente dell'HCL, esprimendo la sua delusione e facendo leva sui sentimenti: "Questa decisione non penalizza l'HCL e le altre società coinvolte, bensì una marea di bravi ragazzi".

Oggi il Consigliere di Stato ha risposto, spiegando il motivo della rinuncia, non tralasciando una punta velenosa, concludendo il suo intervento così: "Il Ticino è sempre terra fertile per le polemiche a buon mercato".

Bertoli ha scritto: "Il progetto è stato approfondito dal DECS sulla base di alcune ipotesi, ma alla fine la decisione è stata purtroppo negativa. Va detto innanzitutto che sul piano dei principi la creazione di classi speciali, composte unicamente da sportivi e in questo caso praticamente solo da maschi, è contraria agli scopi e alle finalità della scuola dell’obbligo. Ma soprattutto un progetto pilota ha senso se potenzialmente generalizzabile ad altre realtà simili, che in Ticino non mancano. In questo caso liberare gli allievi in alcune fasce orarie durante i giorni della settimana recuperando il mercoledì pomeriggio potrebbe funzionare per gli allievi nel primo biennio delle medie, ma diventa di difficile organizzazione nel secondo biennio (livelli, opzioni, laboratori, gruppi a effettivi ridotti ecc.), che necessitano di un rimescolamento delle classi che in questo caso non sarebbero rimescolabili. Diviene molto difficile per i docenti, che usano il mercoledì pomeriggio per la formazione continua, i gruppi di lavoro sui progetti scolastici ecc. Anche il costo del progetto pilota, valutato in 1 milione di franchi all’anno per 4 anni, non è poca cosa in periodi di vacche magre e praticamente impossibile da finanziare nell’ipotesi di una generalizzazione. Per queste ragioni qui sommariamente riassunte il preavviso della Divisione della scuola e dei direttori di scuola media è stato negativo, quindi alla fine anche quello del DECS".

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