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Tutti con il naso all'insù per assistere alle esibizioni acrobatiche delle pattuglie, dei jet, degli aerei d’epoca e di circa un centinaio di velivoli
AMBRÌ - Il tradizionale Fly-In 2015 ha decisamente fatto centro. Durante il week end appena trascorso, complice il bel tempo e la bella cornice, con le montagne dell’alto Ticino, sono circa 10'000 gli spettatori accorsi per assistere alle esibizioni acrobatiche delle pattuglie, dei jet, degli aerei d’epoca e di circa un centinaio di velivoli provenienti da ogni parte della Svizzera, dalla Germania e Italia.
E’ stato un raduno quindi, ma anche uno spettacolare airshow, grazie alle evoluzioni che hanno fatto restare per ore il pubblico con il naso all’insù. Particolare interesse ha suscitato il ritorno sopra i cieli leventinesi della Patrouille Suisse, del Super Puma e dei due Hawker Hunter, gli ex caccia dell’aviazione militare elvetica che ad Ambrì fino al 1994 erano di casa.
Anche se in un contesto più limitato, è stato come rivivere le atmosfere e le emozioni degli airshow degli anni ’90. Tra gli addetti ai lavori, ora, si pensa già con ambizione alle prossime edizioni.
Tornando alle esibizioni, professionalmente coordinate e svolte in tutta sicurezza, apprezzati sono stati ancora una volta i P3 Flyers con i loro 5 Pilatus P3, pattuglia ufficialmente riconosciuta dalle Forze Aeree elvetiche durante l’AIR 14 di Payerne, come la terza formazione svizzera, dietro quindi alla Patrouille Suisse ed al PC 7 Team.
Numerosi sono stati i velivoli d’epoca presenti: dal biplano Stearman, il Dewoitine D26 e l'Edge di Vito Wyprächtiger con le sue evoluzioni (primo svizzero ad aggiudicarsi il “Reno Air Racing” negli Stati Uniti).
