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LUGANO / ITALIAMarenco e uno dei crac più grandi d'Italia

24.04.15 - 23:17
L'imprenditore era latitante dallo scorso luglio e nei suoi confronti pendeva un mandato di cattura internazionale: è stato arrestato a Lugano
Marenco e uno dei crac più grandi d'Italia
L'imprenditore era latitante dallo scorso luglio e nei suoi confronti pendeva un mandato di cattura internazionale: è stato arrestato a Lugano

LUGANO - Il suo nome potrebbe passare alla storia per uno dei crac più grandi d'Italia dopo quello della Parmalat: ben 3,5 miliardi di euro. Marco Marenco, imprenditore astigiano noto al grande pubblico soltanto per essere stato azionista dei cappelli Borsalino, è stato arrestato a Lugano, ha comunicato oggi la polizia cantonale. Latitante dallo scorso luglio, nei suoi confronti pendeva un mandato di cattura internazionale per una lunga serie di reati che vanno dalla bancarotta alla truffa e all'evasione fiscale.

I primi ad accorgersi che qualcosa non andava nelle numerose attività di questo imprenditore sono stati i funzionari dell'agenzia delle dogane di Alessandria. Alcune società attive nell'ambito del gas e dell'energia, i settori forti dell'imprenditore, non pagavano le accise. All'erario mancano almeno 200 milioni di euro, un granello di sabbia rispetto al buco finale di questo imprenditore abile - secondo l'accusa - a creare una lunga serie di società 'matrioska' e a far girare ingenti quantità di denaro delle sue aziende su conti offshore di paradisi fiscali. Da Panama a Gibilterra, passando per le Cayman, dove se ne perdono le tracce.

Nel 2013 le sue società, una decina in tutto, vengono dichiarate fallite. Tra queste la Speia, Finind, Baltea Energia, Service Srl, Camarfin, Camar, nomi ai più sconosciuti ma che in realtà gestiscono una bella fetta del mercato italiano del gas. Per i numerosi creditori dell'imprenditore recuperare i propri soldi è ormai troppo tardi. Sono svaniti nel nulla per i fornitori di gas italiani e stranieri, grandi e piccoli, e lo sono anche per le banche.

Lo scorso luglio la procura di Asti spicca il mandato di arresto e Marenco, che fino a quel momento aveva seguito di persona i suoi guai giudiziari, svanisce nel nulla. L'inchiesta si allarga poi anche ad Alessandria, dove nel frattempo 'salta' la Borsalino, lo storico marchio dei cappelli indossati da star e personalità di tutto il mondo che già nel 2008 lo aveva esautorato dai poteri decisionali. E che lo scorso ottobre lo ha messo in mora.

Oggi Marenco è stato arrestato a Lugano dalla polizia cantonale in collaborazione con gli agenti della comunale. Nei suoi confronti è stata aperta la procedura d'estradizione.

ats ansa

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