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ISLAMABADMassacro di bambini a scuola, Al Qaida: "Abbiamo il cuore spezzato"

21.12.14 - 15:36
"Le armi che abbiamo imbracciato mai debbono essere rivolte contro donne e bambini"
Massacro di bambini a scuola, Al Qaida: "Abbiamo il cuore spezzato"
"Le armi che abbiamo imbracciato mai debbono essere rivolte contro donne e bambini"

ISLAMABAD - La filiale di Al Qaida in Asia meridionale ha reso noto oggi di avere "il cuore spezzato di dolore" per le notizie della "uccisione di oltre 120 bambini durante un attacco alla Scuola pubblica militare di Peshwar".

In un comunicato di quattro pagine firmato dal portavoce del movimento locale Usama Mehmood, di cui l'ANSA ha ricevuto una copia, si ricorda che "l'esercito ha oltrepassato tutti i limiti della barbarie", ma che "le armi che abbiamo imbracciato mai debbono essere rivolte contro donne e bambini".

Mehmod sostiene di non avere fonti dirette per poter dire con certezza che le vittime dell'attacco erano bambini e gente indifesa, ma che sulla base delle notizie di stampa "è necessario prendere una posizione".

"Durante un attacco alla Scuola pubblica militare di Peshawar - spiega il comunicato - sono stati uccisi oltre 120 bambini: i nostri cuori sono spezzati dal dolore".

Contestualizzando quanto avvenuto, Al Qaida in Asia meridionale ricorda che "l'esercito pachistano ha superato tutti i limiti delle barbarie e delle crudeltà; e per cercare di bloccare e mettere ostacoli all'introduzione della sharia (legge islamica) anche gli Stati Uniti fanno affidamento su di essa".

Tuttavia, si sottolinea, "le armi che abbiamo imbracciato contro il governo e i militari schiavi degli Usa non dovranno mai essere diretti contro donne, bambini e civili musulmani. Al Qaida presenta le condoglianze per la tragica morte dei bambini (i suoi bambini) e solidarizza con loro".

Il comunicato conclude ricordando che sia il capo di Al Qaida in Asia meridionale, Maulana Asim Omar, sia i principali comandanti (Sheikh Atitullah, Sheikh Abu Yehya, Sheikh e Mustafa Abu Yazeed) hanno chiesto ai loro combattenti di "astenersi dall'uccidere civili ordinando anche di non colpire i militari quando essi si trovano in mezzo a civili".

ats

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