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DERBYUn missile di Pettersson regala il secondo derby stagionale al Lugano

31.10.14 - 22:44
Alla Resega, davanti a 7800 spettatori, i bianconeri hanno portato a casa la sfida tutta ticinese vincendo 3-1. Per l'Ambrì settima sconfitta consecutiva
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Un missile di Pettersson regala il secondo derby stagionale al Lugano
Alla Resega, davanti a 7800 spettatori, i bianconeri hanno portato a casa la sfida tutta ticinese vincendo 3-1. Per l'Ambrì settima sconfitta consecutiva
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LUGANO – Un derby, quello andato in scena questa sera, con moltissimi motivi d’interesse. Da una parte c’era una squadra, il Lugano, che puntava a chiudere in bellezza la prima parte di campionato e soprattutto a riscattare  il beffardo risultato del primo scontro stagionale. Dall’altra invece c’era un Ambrì desideroso di bloccare l’emorragia di sei sconfitte consecutive (esclusa la Coppa) e di tornare a fare punti per abbellire una classifica divenuta bruttina. Davanti a 7800 spettatori (tutto esaurito) in un derby intenso e tirato sino all'ultimo hanno avuto la meglio i bianconeri che si sono imposti per 3-1.

Per la 199esima sfida cantonale i bianconeri sono scesi in pista con Merzlikins in porta e senza gli infortunati Vauclair, Maurer, Balmelli, Steinmann, Reuille e Murray. Tra le fila leventinesi coach Pelletier ha schierato tra i pali Sandro Zurkirchen. Regolarmente in pista Francis Bouillon (in dubbio alla vigilia per un fastidio agli adduttori). Fuori per infortunio i soliti O’Byrne e Pestoni mentre in sovrannumero sono finiti Bonnet, Grieder, Lhotak e Lüthi.

La prima occasione da rete del confronto l’ha confezionata l’Ambrì con Jason Fuchs andato ad impensierire il portiere sottocenerino. In seguito i biancoblù hanno goduto di 2’ di powerplay dove però non è arrivata nemmeno una conclusione verso la gabbia difesa da Merzlikins. Con il passare dei minuti è poi salito in cattedra il Lugano andato vicino al vantaggio con un paio di conclusioni di Pettersson. Gol dell’1-0 che è giunto al 16’13 con Hirschi “inventatosi” attaccante e bravo ad infilare in rete un gran suggerimento di Klasen. Al primo tè caldo si è andati con i bianconeri in avanti di un gol.

Grazie a un powerplay in apertura di tempo, sono stati gli ospiti a partire meglio nel periodo centrale vicini al pareggio in due occasioni con Dostoinov. Circa a metà partita, Chiesa e compagni hanno goduto di 32’’ di doppia superiorità numerica (fuori Grassi e Duca), ma in questa occasione si è fatto valere il boxplay biancoblù e uno Zurkirchen davvero in serata di grazia. Nonostante diverse chance il team di Fischer non è riuscito a perforare per la seconda volta la retroguardia leventinese.

Il Lugano è entrato in pista per l'ultima frazione con la ferma intenzione di mettere a segno la seconda rete di serata. Al primo capovolgimento di fronte è però stato l’Ambrì a colpire con Lauper, abile a ribadire in rete un appoggio di Hall. Nemmeno il tempo di festeggiare però che i biancoblù hanno pagato a carissimo prezzo una penalità sul conto di Steiner: a riportare in vantaggio i suoi ci ha pensato Pettersson con una staffilata precisissima che non ha lasciato scampo a Zurkirchen.

Digerito il colpo, Duca e compagni hanno creato altre occasioni per riportare la contesa in parità. La retroguardia luganese ha però retto bene senza soffrire più di quel tanto. La squadra di Fischer ha così potuto festeggiare la prima vittoria stagionale sui cugini leventinesi. Prima della sirena finale il derby ha comunque regalato un'altra rete, seppur "invisibile" (c'era un rigore che però senza il portiere si trasforma in un gol automatico) firmata da Pettersson. 

I biancoblù, pur disputando un discreto derby, hanno dunque incassato la settima sconfitta consecutiva. Dall'altra parte i sottocenerini guadagnano la pausa con 36 punti in 18 partite, un bottino che non può non far felici tifosi, staff tecnico e giocatori del Lugano. 

LUGANO – AMBRÌ 3-1 (1-0, 0-0, 2-1)
Reti: 16’13 Hirschi (Klasen, Pettersson) 1-0; 43’14 Lauper (Hall, Birbaum) 1-1; 43’51 Pettersson (Kostner, Klasen) 2-1; 59'59 Pettersson 3-1. 
Lugano: Merzlikins; Hirschi, Schlumpf; Kparghai, Ulmer; Kienzle, Chiesa; Sartori; Klasen, Sannitz, Pettersson; Kuonen, Filppula, Walsky; Walker, McLean, Kostner; Fazzini, Romanenghi, Dal Piani.
Ambrì: Zurkirchen; Birbaum, Bouillon; Kobach, Gautschi, Sidler, Trunz; Zgraggen, Chavaillaz; Lauper, Hall, Steiner; Giroux, Aucoin, Stucki; Bianchi, Schlagenhauf, Grassi; Dostoinov, Fuchs, Duca.
Note: Resega, 7800 spettatori (tutto esaurito). Arbitri: Vinnerborg, Wiegand; Fluri, Tscherrig.

 

 

 

 

 

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