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SVIZZERASoluzioni anti crisi: la prosperità svizzera passa anche dalla Russia

21.10.14 - 16:22
Commercio Svizzera considera la prosperità e la stabilità della Confederazione in pericolo a causa della situazione internazionale
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Soluzioni anti crisi: la prosperità svizzera passa anche dalla Russia
Commercio Svizzera considera la prosperità e la stabilità della Confederazione in pericolo a causa della situazione internazionale

BERNA - Commercio Svizzera considera la prosperità e la stabilità della Confederazione in pericolo a causa della situazione internazionale. Per evitare foschi scenari, l'organizzazione chiede la ripresa di negoziati per il libero scambio con gli Stati Uniti e nuove intese dello stesso genere, anche con la Russia. L'associazione si è espressa anche sulle prossime votazioni federali, respingendo l'iniziativa Ecopop.

Il commercio internazionale è importante per la prosperità della Confederazione, ha dichiarato il direttore di Commercio Svizzera, Kaspar Engeli, oggi in conferenza stampa a Zurigo. L'evoluzione negativa della situazione internazionale influisce sul commercio, attività fondamentale per la Svizzera. Basti pensare che circa 680'000 persone lavorano in questo settore.

Un aumento degli accordi di libero scambio aumenterebbe la presenza della Svizzera nel mondo, migliorando la situazione. Non solo bisogna riprendere i negoziati con gli Stati Uniti, ma bisogna trattare anche con Russia, Brasile, India, Indonesia, Vietnam e Malesia. Per quel che riguarda l'Europa, gli accordi bilaterali devono esser corretti tenendo conto dei cambiamenti legislativi europei ed elvetici, sostiene l'organizzazione.

Le potenzialità della Russia - Negoziati con Mosca potrebbero anche aprire le porte a trattative per la promozione della pace. Jean-Marc Probst, presidente di Commercio Svizzera, sostiene che le sanzioni contro la Russia verrebbero valutate positivamente dal presidente Vladimir Putin, in quanto potenzialmente positive per l'economia. Alcuni settori, come automobili o macchinari, funzionano solo grazie all'importazione, mentre con la situazione attuale i russi potrebbero investire di nuovo a casa loro.

"Il potenziale della Russia in quanto partner commerciale della Svizzera è lontano dall'essere esaurito. L'accordo di libero scambio con Russia, Bielorussia e Kazakistan, già in trattative avanzate in passato, è congelato. Ci dispiaciamo di questo fatto, poiché l'entrata in vigore darebbe slancio al commercio a agli investimenti", ha aggiunto Probst.

Il grande mercato cinese - Come provano le attività con la Cina, il commercio promuove lo scambio di valori e l'evoluzione della società. La Svizzera suscita sempre più interesse fra i cinesi, e 1/3 degli orologi elvetici è venduto proprio ai turisti di questo Paese. Inoltre, gli standard di qualità cinesi sono aumentati.

Secondo Engeli, il prossimo passo è far scoprire il vino elvetico alla Cina: la classe media sta crescendo ed aumentano le possibilità di diminuire la dipendenza dal commercio con l'Unione europea. "I cinesi non si accontentano più di bere latte o comprare orologi svizzeri, stanno scoprendo il vino. Se la Confederazione riuscirà ad inserire il vino nel Paese asiatico con una strategia mirata, ad esempio mettendo una croce elvetica sui tappi, le prospettive di successo saranno immense".

La Cina è già ora il primo acquirente di prodotti industriali svizzeri in Asia e il terzo a livello mondiale, dopo Unione europea e Stati Uniti.

No ad Ecopop - Sempre secondo Commercio Svizzera il ruolo della Confederazione sulla scena mondiale dipende anche dalla stabilità del paese, minacciata da alcune iniziative. L'iniziativa "Stop alla sovrappopolazione - sì alla conservazione delle basi naturali della vita" (Ecopop), non solo comporterebbe un deterioramento dell'immagine elvetica, un isolamento e l'annullamento degli accordi bilaterali, ma porterebbe ad una grave penuria di manodopera. Per questi motivi l'organizzazione si augura che il testo venga respinto in maniera netta.

ats

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