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UNGHERIA"Corteo di pace", migliaia di ungheresi in piazza per Orban

21.01.12 - 15:28
Migliaia di ungheresi hanno manifestato oggi nel centro di Budapest a favore del governo del premier conservatore Viktor Orban
Keystone
"Corteo di pace", migliaia di ungheresi in piazza per Orban
Migliaia di ungheresi hanno manifestato oggi nel centro di Budapest a favore del governo del premier conservatore Viktor Orban

BUDAPEST - Migliaia di ungheresi hanno manifestato oggi nel centro di Budapest a favore del governo del premier conservatore Viktor Orban, la cui politica in chiave autoritaria è sott'accusa da parte dell'Unione europea, e contro la crisi finanziaria globale. Per gli organizzatori, a scendere in piazza nella capitale sono stati in centomila, cinquantamila secondo altre fonti. In un altro punto di Budapest, davanti al palazzo della presidenza della repubblica, altri hanno manifestato contro il presidente Pal Schmitt, invitato a dimettersi per il sospetto che avrebbe copiato da un'altra opera la sua tesi di dottorato.

Il 'corteo di pace' da parte della destra, secondo gli oratori, non intendeva attaccare la Ue, ma protestare contro quello che è stato definito 'un attacco ingiusto, organizzato dalla stampa internazionale e negli istituti dell'Ue contro l'Ungheria'. Il premier Orban definisce regolarmente le critiche alla politica del suo governo come attacchi contro il paese. Estremisti, presenti nel corteo odierno, hanno chiesto l'uscita dell'Ungheria dalla Ue che 'limita la sovranità nazionale'.

La Commissione europea nei giorni scorsi ha avviato tre procedure d'infrazione contro l'Ungheria, dal momento che importanti leggi costituzionali approvate in dicembre a Budapest, sono contrarie ai trattati europei nel campo dell' indipendenza della Banca centrale, sulla nomina e il pensionamento dei giudici, e sul garante dei dati personali. Altri procedimenti potrebbero essere decisi nel campo della libertà di stampa e dei media, e forse anche sull'imposta dei redditi ad aliquota unica, fissata in Costituzione. Le modifiche delle leggi controverse sono la condizione per l'inizio delle trattative con il Fondo monetario internazionale (Fmi) sugli aiuti finanziari all'Ungheria.

Il premier Orban, sotto la pressione della crisi finanziaria, si è detto pronto a cambiare le leggi in questione. Cosa questa che ribadirà martedi, a Bruxelles, nell'incontro che avrà con il presidente della commissione Ue, Josè Manuel Barroso. E le modifiche delle leggi potranno avvenire con la prossima sessione del Parlamento il 13 febbraio. Ma allo stesso tempo, il premier sostiene che le leggi ungheresi sono perfettamente in sintonia con il diritto europeo, e che la Ue non dovrebbe immischiarsi negli affari interni dell'Ungheria.

Secondo alcuni intellettuali liberali ungheresi, il governo Orban, avvalendosi della maggioranza dei due terzi in Parlamento, è riuscito a cambiare l'ordinamento dello stato in senso autoritario. Zoltan Fleck, giurista costituzionale, ha sottolineato che l'Ue è di fronte a un caso senza precedenti. I procedimenti d'infrazione sono un segnale che qualcosa non va nell'ordinamento giuridico in Ungheria, ma l'Unione non ha mezzi sufficienti per risolvere un problema che potrebbe trovare soluzione solo ad opera degli elettori ungheresi.

ATS

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