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SVIZZERAAlta orologeria, a Ginevra 12.500 professionisti

20.01.12 - 12:14
Nessun segno di rallentamento per il mercato dell'alta orologeria
Keystone
Alta orologeria, a Ginevra 12.500 professionisti
Nessun segno di rallentamento per il mercato dell'alta orologeria

BERNA - Nessun segno di rallentamento per il mercato dell'alta orologeria: secondo la direttrice del Salone dell'alta orologeria (SIHH), Fabienne Lupo, l'anno è ben iniziato. La 22esima edizione ha attirato a Ginevra circa 12'500 professionisti con una forte presenza asiatica.

"Le ultime creazioni delle case che espongono al SIHH hanno fatto a gara per l'innovazione, la tecnica e l'inventiva", ha sottolineato all'ats Lupo all'ultimo giorno del salone.

Secondo la responsabile, l'eco dei mercati nel mese di gennaio è molto buona, in particolare per quanto riguarda l'Asia. "In questo inizio d'anno non si segnala un rallentamento degli affari, ma conviene essere prudenti", ha rilevato la direttrice del SIHH e presidente della Fondazione del'alta orologeria.

L'Asia è sempre la locomotiva trainante del mercato dell'alta orologeria, ma non è l'unica. Tutti i paesi emergenti (Cina, Brasile, India, Russia) ne sostengono la crescita. Una ripresa sembra confermarsi negli Stati Uniti.

La direttrice del SIHH ha notato quest'anno una maggiore presenza di visitatori cinesi. Secondo il World Watch Report, lo studio del mercato di riferimento per l'industria orologiera, la Cina supera per la prima volta gli Stati Uniti per i prodotti dell'alta orologeria con il 25% delle parti di mercato contro il 21% per gli Stati Uniti.

"È innegabile che la situazione economica attuale sia incerta. Ma restiamo ottimisti riguardo alla nostra capacità di continuare sulla via di uno sviluppo sostenuto", ha indicato Elisabeth Guerin, portavoce di Cartier.

Quest'ultima sottolinea che in 160 anni di storia, la marca ha sempre superato le crisi economiche che - ha sottolineato - sono d'altra parte l'occasione per guadagnare fette di mercato.

Jean-Daniel Pasche, presidente della Federazione dell'industria orologiera svizzera, si attende un anno di "crescita ragionevole" nel 2012 dopo i record registrati nel 2011.

Da Ginevra a Basilea le marche orologiere continuano ad assumere personale per rispondere alla domanda. Secondo Audemars Piguet, il franco forte è un problema come per tutta l'industria svizzera e ha ridotto un po' i margini, ma la qualità, l'innovazione e l'estetica in questo segmento hanno la meglio sulle considerazioni di prezzo.

Lupo, interrogata sul desiderio espresso da espositori di aprire l'SIHH al grande pubblico almeno un giorno della settimana, afferma che "ciò implicherebbe un cambiamento importante difficile da realizzare".

La direttrice del SIHH si rammarica della partenza nel 2013 di Girard-Perregaux e JeanRichard per Baselworld. Il gruppo neocastellano Sowind, passato sotto il controllo del gruppo francese Pinault-Printemps-La Redoute, tornerà a Basilea.

Lupo ha comunque concluso che "Ginevra resta e resterà sempre la culla dell'alta orologeria che ha visto nascere numerosi fra grandi orologieri e manifatture".

ATS
 

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