Cerca e trova immobili

GRECIA / SVIZZERAGiornale greco pubblica 2000 nomi di esiliati fiscali in Svizzera

28.10.12 - 10:50
L'editore di "Hot Doc" ha violato la legge sui dati personali ed è stato arrestato
None
Giornale greco pubblica 2000 nomi di esiliati fiscali in Svizzera
L'editore di "Hot Doc" ha violato la legge sui dati personali ed è stato arrestato

ATENE - La polizia greca ha annunciato ieri di aver ricevuto il mandato di arrestare l'editore di un settimanale che ha pubblicato sabato una lista di oltre 2000 nomi di greci che avrebbero depositato soldi in conti bancari in Svizzera. Secondo le autorità greche il periodico "Hot Doc" ha violato la legge sui dati personali.

Il responsabile della pubblicazione, Kostas Vaxevanis, ha annunciato qualche minuto fa su Twitter di essere stato arrestato.

Complessivamente - precisa l'age nzia Reuters - il giornale ha pubblicato 2059 nomi, tra i quali quelli di alcune note personalità greche. Il periodico ha indicato di aver ricevuto la lista in modo anonimo e le autorità non hanno reso noto se è autentica.

 

Secondo la polizia, un procuratore ha ordinato l'arresto dell'editore Costas Vaxevanis per violazione della legge sulla pubblicazione di dati privati senza autorizzazione speciale. "Non vi sono prove che le persone o le società che appaiono nella lista abbiano violato la legge sull'evasione fiscale o il riciclaggio di denaro", ha precisato un responsabile della polizia citato dalla Reuter.

 

Da alcune settimane in Grecia vi è un forte dibattito su un CD che contiene circa 2000 nominativi di detentori di conti. La cosiddetta "Lista Lagarde" è stata trasmessa dalle autorità francesi a quelle greche nel 2010 quando Christine Lagarde, attuale direttrice del Fondo monetario internazionale (FMI), era ministra delle finanze nel governo di François Fillon, in Francia.

 

Il primo ottobre la Grecia ha dichiarato di voler lavorare sull'identificazione dei suoi esiliati fiscali in Svizzera, affermando di voler utilizzare un CD contenete liste di cittadini che detengono conti non dichiarati, mentre in un primo tempo Atene non sembrava voler utilizzare questi dati, giudicando che l'operazione poteva essere assimilata a "spionaggio industriale".

 

I responsabili greci per lungo tempo hanno sostenuto che queste informazioni erano state ottenute illegalmente e non potevano essere utilizzare per perseguire eventuali evasori fiscali.

 

Ats Rtf Red

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE