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Climate SchoolCome spiegare i cambiamenti climatici a bambini e ragazzi?

26.05.23 - 11:00
Il programma di formazione Climate School porta cambiamenti climatici e sostenibilità nelle scuole svizzere
#noisiamoilfuturo
Come spiegare i cambiamenti climatici a bambini e ragazzi?
Il programma di formazione Climate School porta cambiamenti climatici e sostenibilità nelle scuole svizzere
e motiva i giovani a contribuire attivamente alla protezione del clima.

In breve

    • I cambiamenti climatici sono un tema complesso ma non così complesso da escludere il coinvolgimento di bambini e ragazzi.
    • L’associazione svizzera per il clima MyBluePlanet ha creato un programma di formazione per le scuole svizzere che permette di introdurre i temi della sostenibilità e dei cambiamenti climatici nei programmi scolastici, nelle infrastrutture scolastiche e nell’istituzione stessa.
    • Ronja Karpf di MyBluePlanet spiega come illustrare i cambiamenti climatici a bambini e ragazzi per motivarli a contribuire alla protezione del clima.


La crisi climatica diventerà inevitabilmente un problema pressante per le giovani generazioni. L’educazione allo sviluppo sostenibile (ESD) è già parte del piano di studi 21. Ciò significa che presto o tardi gli studenti si troveranno confrontati con questi temi. Ma sarà sufficiente? Le scuole che vogliono puntare in modo più deciso in questa direzione si affidano a MyBluePlanet, un movimento per il clima con sede a Winterthur che attua il programma di formazione e protezione climatica «Climate School» in molte scuole svizzere.

Dal 2013, la scuola climatica di MyBluePlanet ha motivato e ispirato più di 10 000 studenti a contribuire alla protezione del clima. Grazie al programma, sono stati installati 25 impianti solari in altrettante scuole e sono stati creati 12 000 metri quadri di terreno per la promozione della biodiversità.

Ronja Karpf, responsabile della comunicazione di MyBluePlanet, spiega su quali basi lavora la Climate School e cosa ha a che fare con testa, mani e cuore.

Ronja Karpf, MyBluePlanet accompagna numerose scuole già da tre anni ormai e fino all’ottenimento del label «Climate School». Cosa costituisce una Climate School?

Durante questo lasso di tempo, ci consideriamo un partner di progetto della scuola. L’obiettivo è inserire la sostenibilità e la protezione climatica all’interno del programma scolastico a lungo termine e in modo sistematico. Per farlo, ci concentriamo su tre settori:

    1. L’infrastruttura: le scuole sono principalmente grandi edifici con cortile e tetto piatto. Questi elementi offrono spesso un grande potenziale per la gestione sostenibile, ad esempio grazie alla creazione di giardini o all’installazione di pannelli solari.
    2. La formazione: l’educazione allo sviluppo sostenibile è parte del piano di studi 21 che stabilisce che la formazione dovrà essere interdisciplinare e il più possibile orientata alla pratica. Il nostro compito è sgravare gli insegnanti dallo sviluppo di nuove idee e sostenerli nella loro attuazione.
    3. L‘istituzione: ogni scuola ha il suo regolamento e le sue linee guida. In questo ambito si può ad esempio stabilire che i viaggi di maturità non possono più prevedere l’uso dell’aereo e debbano sfruttare solo il treno. Ciò può essere inserito nel regolamento in modo che anche i prossimi anni scolastici siano tenuti a rispettare queste regole.


Lavorate sempre di più con i giovani. Come comunicate i contenuti per motivarli a contribuire alla protezione del clima?

Il nostro approccio alla formazione è orientato al metodo Pestalozzi: testa, mani e cuore. Ossia: per capire veramente qualcosa, dobbiamo comprenderla con la ragione, con le emozioni e con le azioni pratiche. Senza conoscenza non c’è azione. Ma al contempo gli studenti devono sentirsi coinvolti e responsabili. E terzo, andiamo a creare un terreno di gioco dove i ragazzi possono toccare con mano i contenuti. Crediamo che questo sia l’approccio più efficace per portare un cambiamento sostenibile nelle prossime generazioni.

 

Potrebbe farmi un esempio di terreno di gioco?

Organizziamo diverse attività giornaliere per l’intera scuola. Ad esempio, gli studenti possono costruire un impianto solare per la scuola o creare un giardino. In questo modo imparano che per portare grandi cambiamenti serve la collaborazione di tutti, possono toccare con mano la tematica delle energie rinnovabili e dell’ecologia e imparare a conoscere le professioni nell’ambito della sostenibilità. Sono momenti importanti che restano impressi nella memoria. La scuola, insieme ai genitori, deve essere un modello che sottolinea i giusti valori. Tuttavia, molto di quello che insegniamo a scuola non viene insegnato a tutti a casa.

 

Cosa viene insegnato a casa?

Molte cose: a riciclare e a spegnere la luce. Piccole cose che sono però molto importanti. Non tutti sanno però quanto sia importante l’impatto sul clima ad esempio dell’alimentazione o della mobilità.

 

Come riuscite a bilanciarvi tra comunicare l’importanza della crisi climatica e cercare di non togliere tutte le speranze di un futuro luminoso alle giovani generazioni?

Devono vedersi come parte della soluzione. Per riuscirci, creiamo anche nuovi comitati come ad esempio i consigli del clima. Si tratta di un comitato di studenti che si incontrano regolarmente e scambiano idee. Vengono autorizzati a votare per decidere in che modo dovrebbe cambiare l’edificio scolastico e cosa può essere fatto per quanto riguarda la sostenibilità. I fatti sono importanti ma è importante anche restare positivi e motivati per continuare a cercare soluzioni. È essenziale inoltre non dare agli studenti la sensazione che debbano combattere da soli la crisi climatica.

 

Come ci riuscite?

Facendoli sentire parte di una comunità. Come individui è importante sapere che cosa possiamo fare. Ma per riuscire a portare a termine qualcosa confrontati con questo problema globale, ci vuole il lavoro di tutta la comunità. E anche questo fa parte del nostro programma. La scuola è un punto nevralgico della rete sociale ma anche i genitori, la comunità, gli insegnanti, i contatti scolastici, i professionisti e le imprese svolgono un ruolo essenziale.

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COMMENTI
 

Webster 10 mesi fa su tio
Però siate onesti, dite quanto inquina fabbricare pannelli solari, il loro trasporto dalla Cina, quanto inquinano le miniere di terre rare perla fabbricazione delle batterie, quanto inquinerà il loro smaltimento, quanto inquina la fabbricazione dei pannelli per fare i cappotti delle case incluso il loro trasporto e l'eliminazione dei residui, ecc. TUTTO SOLO BUSINESS! Si raccontano un mucchio di menzogne. I cambiamenti climatici ci sono sempre stati (basta andare a cercare i dati) e sempre ci saranno.

Thinks 10 mesi fa su tio
Risposta a Webster
Tranquillo ci pensano le lobby pro petrolio a rallentare le rinnovabili, indottrinando gli ingenui con le loro verità, così possono continuare a "mungerti" spantegando la loro porcheria nell'aria come negli ultimi 130 anni per la salute del pianeta e quella pubblica😂😂... e guarda che loro sono onesti... 😂 😂

IaM 10 mesi fa su tio
Risposta a Thinks
Non arrabbiarti, ha pienamente ragione Webster!

Lello 10 mesi fa su tio
poi si fanno portare dalla mamma col suv a scuola

F/A-19 10 mesi fa su tio
Tutta questa ansia sul clima è data dal l’egoismo umano che ha paura di stare peggio, la terra se ne frega di questi cambiamenti, è sopravvissuta a catastrofi galattiche, cosa volete che gli importa del co2 o dello scioglimento dei ghiacci.

Don Quijote 10 mesi fa su tio
Risposta a F/A-19
Io penso che sia solo paura, e la diffusione quotidiana attraverso i media crea un amplificatore ridondante. La paura è il peggior nemico della ragione, non solo nella malattia ma anche nelle azioni delle persone.

Pier1212 10 mesi fa su tio
Risposta a Don Quijote
Pienamente d’accordo. Prima con il covid poi con la guerra e adesso il clima.

Pianeta Terra 10 mesi fa su tio
Ci sono personaggi Rossi verdi che si ostinano a portare i sedicenni al voto….. e l’unico modo per racimolare 2 voti è quello di influenzare i bimbi!! Insegnate ai giovani; l’educazione, il senso civico, il rispetto e tanti valori basilari!!!!!

Dannn 10 mesi fa su tio
Diventiamo pazzi di"stregare" anche la nostra gioventù. I verdi vogliono assolutamente lavare il cervello della giovinezza influenzabile. Vergogna.

IaM 10 mesi fa su tio
Risposta a Dannn
Vero. Ma non sono i verdi. Sono grandi multinazionali, che decidono tutto loro. Le stesse o parenti di quelle del covid. Sono in verità il nuovo liberalismo. Progressisti. Nuovi guadagni con nuove tecnologie. In barba ai milioni di creduloni, clima covid elettrico fotovoltaico, cibo transgenico e artificiale prossimo passo...

Pianeta Terra 10 mesi fa su tio
Lasciate i pensieri e i problemi ai grandi, i ragazzi facciano i ragazzi

Don Quijote 10 mesi fa su tio
Prima di indottrinate i ragazzi con cavolate si dovrebbe comprendere a fondo i meccanismi dei cambiamenti climatici, e sopratutto la variabile e peso della CO2 antropica. Un conto sono le sternazioni di un gruppo creato appositamente per mettere la CO2 al centro del problema, il famigeratto IPCC che è diventato una sorta di Messia per i media, altro conto sono la posizione di diversi professori e ricercatori universitari, molto più cauti che contestano le teorie dei primi. Tra il periodo medievale caldo e la mini era glaciale dal 1700 al 1850 circa abbiamo differenze climatiche come quelle odierne, se non di più. Nel 1540 hanno sofferto della stessa siccità di oggi, le pietre della fame affiorate dopo 500 anni nel fiume Elba ne sono la prova. La piccola era glaciale va a bracetto con il minimo di Maunder della nostra stella. I ghiacci che avevano ritrovato e conservato spessore 200 anni fa oggi pagano di nuovo il dazio del periodo interglaciale. Come diceva Einstein, prima di riuscire a spiegare le cose a tua nonna in modo semplice, dovresti comprenderle.

Lo Scienziato 10 mesi fa su tio
Risposta a Don Quijote
L'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) è un'organizzazione scientifica di rilevanza mondiale, composta da migliaia di esperti indipendenti, che valuta e sintetizza le prove scientifiche sul cambiamento climatico. Il suo lavoro si basa su studi approfonditi e revisioni tra pari. La comunità scientifica riconosce l'IPCC come un'autorità affidabile nel fornire una valutazione obiettiva e accurata delle conoscenze sul clima. La sua credibilità deriva dalla trasparenza, dal rigore scientifico e dalla metodologia utilizzata. Ti invito a consultare direttamente il sito web dell'IPCC per comprendere meglio il loro lavoro e le conclusioni raggiunte

Don Quijote 10 mesi fa su tio
Risposta a Lo Scienziato
A me non interessa la credibilità di una persona o di una istituzione se prentendono di predire il futuro e non sanno spiegare il passato recente, e milioni di persone ripetono quotidianamente un dogma senza comprendere o spiegare alcunché. Esempio: per me la Terra è una sfera perché osservando una nave all'orizzonte che si avvicina al porto vedo prima il ponte superiore e poi lo scafo, oppure, continuando a navigare la curvatura dell'orizzonte rimane costante, se invece mi limito ad osservare la variazione in declinazione della Polare durante la navigazione, potrei pensare che la Terra è piatta. Non tutti i scienziati condividono le conclusioni dell'IPCC perché nei loro calcoli amplificano la componente antropica omettendo fattori prevalenti naturali. La principale omissione dell'IPCC, perché non sanno spiegarla e cozza contro le loro teorie, è la piccola era glaciale. Dunque, dopo l'intenso freddo tra il 1650 e il 1850 il clima inizia a ritornare verso la condizione precedente, l'optimum medievale, le crepe nella piattaforma Larsen si riaprono e parecchio ghiaccio marino si stacca, ovviamente non influenza di granché il livello dei mari perché il volume fa già parte di essi, elementare, ma lo sostiene gente come il glaciologo Luckman. L'olocene attuale è un periodo relativamente stabile na con un continuo innalzamento del livello dei mari in linea con il cambiamento climatico naturale di un periodo interglaciale ormai centrale. Che spiegazione ha l'IPCC per le famose pietre della fame nel periodo caldo medievale, anno 1540, non sono teorie, è gravato sulla pietra, ma l'abbiamo visti solo adesso :-)

Lo Scienziato 10 mesi fa su tio
Risposta a Don Quijote
Apprezzo il tuo interesse per le questioni scientifiche e ambientali, ed è chiaro che hai una buona conoscenza di alcuni dei fenomeni in gioco. Sul tuo punto riguardo l'IPCC, è vero che ci possono essere disaccordi tra gli scienziati, dato che la scienza si basa su dibattito e controllo delle teorie. Tuttavia, una vasta maggioranza degli scienziati condivide l'opinione dell'IPCC che l'attuale riscaldamento globale è principalmente causato dall'attività umana. Per quanto riguarda la Piccola Era Glaciale (da circa il 1300 al 1850), è un periodo storico di freddo relativamente mite e localizzato all'area nord atlantica; in termini di temperatura media globale le variazioni sono minime (per esempio guarda la figura sulla rispettiva pagina di wikipedia), che non è stato causato da cambiamenti nelle emissioni di gas serra. Invece, le cause probabili includono variazioni solari e/o attività vulcanica. Non è in contrasto con le teorie attuali sul riscaldamento globale. Per quanto riguarda la "Pietra della Fame", queste pietre risalgono a un periodo di grave siccità in Europa durante il 1500. Questo è un esempio di come il clima locale può variare naturalmente. Ma non invalida la conclusione che l'attività umana stia attualmente causando un riscaldamento globale (e non locale) senza precedenti.

Don Quijote 10 mesi fa su tio
Risposta a Lo Scienziato
La nota stonata dell'IPCC è quello slogan "senza precedenti, non possiamo paragonare le misurazione precise dell'ultimo trentennio grazie alla tecnologia satellitare e rilevamenti indiretti, basati su analisi di sedimenti e carotaggi del ghiaccio. I dati globali che abbiamo sono solo recenti e non possiamo confrontarli con quelli del passato perché non c'era nessun rilevamento, abbiamo solo testimonianze storiche, anche drammatiche, ad esempio le gravi carestie nel nord Europa dovute al freddo intenso durato alcuni decenni. Anche se siamo fuori tema, la maggioranza dei scienziati era concorde con la teoria del Big Bang e l'età dell'universo in 13.5 miliardi, l'errore banale commesso è stato la misurazione indiretta delle distanze cosmiche basate sul redshift, oggi non passa una settimana senza che il James telescope suggerisca di rivedere il tutto. Si deve fare molto per migliorare il rapporto dell'uomo con l'ambiente e sono fiducioso nelle nuove tecnologie, ma dobbiamo aspettare che siano mature senza forzare e terrorizzare la popolazione. Anche se abbiamo opinioni divergenti, grazie per le tue argomentazioni, sei uno dei pochi che ragiona sul problema.

Lemmy 10 mesi fa su tio
Semplice: non esiste nessuna emergenza climatica, la natura sta facendo il suo corso come ha sempre fatto. Punto

Dario Lampa 10 mesi fa su tio
Risposta a Lemmy
Grazie al cielo non ci sei tu ad insegnare a questi ragazzi

Lo Scienziato 10 mesi fa su tio
Risposta a Lemmy
È vero che il clima ha sempre subito cambiamenti, ma gli scienziati concordano sul fatto che l'attuale cambiamento climatico sia principalmente causato dall'attività umana. Le emissioni di gas serra stanno alterando l'equilibrio naturale del clima, con conseguenze negative sulla biodiversità e sulle risorse che dipendiamo. Le organizzazioni scientifiche internazionali come l'IPCC forniscono prove solide su questo argomento. Ti consiglio di approfondire su questo rapporto dell'IPCC: [url rimossa]

Lo Scienziato 10 mesi fa su tio
Risposta a Lo Scienziato
[url rimossa]

Lemmy 10 mesi fa su tio
Risposta a Lo Scienziato
Non è vero, non esiste nessuna equazione matematica al mondo che stabilisce che ciò che sta avvenendo è colpa dell’uomo quindi tutta sta storia è basata sul nulla! Non lo dico io ma illustri scienziati come il prof. Zichichi che afferma che l’attività dell’uomo incide per il 5% per quanto riguarda i cambiamenti climatici! Come con il covid, esiste la scienza di buon senso, poi esiste quella POLITICA puramente a scopo di lucro! Infatti solo la fallita UE impone certe idiozie, tutto il resto del mondo se ne stra fotte alla grande! Gli eco terroristi vadano in Cina a bloccare il traffico o in piazza Tienammen a imbrattare monumenti, stato che da solo inquina 100 volte più di tutta l’Europa messa assieme! Però in compenso da loro noi acquistiamo pannelli solari e batterie fatti con il loro carbone!

Lo Scienziato 10 mesi fa su tio
Risposta a Lemmy
Ciao, grazie per aver condiviso il tuo punto di vista. Capisco la tua frustrazione, ma mi permetto di offrire una prospettiva differente. Non c'è una singola "equazione" che prova l'implicazione umana nel cambiamento climatico, ma piuttosto un insieme di dati, ricerche e modelli scientifici che, presi insieme, dimostrano un quadro coerente. Il consenso scientifico corrente, come riportato dall'IPCC, è che l'attività umana è una causa dominante del riscaldamento globale che stiamo osservando. Il Prof. Zichichi è un rispettato fisico, ma la sua opinione non è condivisa dalla stragrande maggioranza degli scienziati climatici. La questione della percentuale di contributo umano ai cambiamenti climatici è complessa e varia a seconda di come si misurano vari fattori. Tuttavia, l'aumento dei gas serra dovuto all'attività umana è inequivocabilmente collegato all'attuale riscaldamento globale. Riguardo al tuo commento sulla Cina, hai ragione a sottolineare che ogni nazione ha la responsabilità di ridurre le proprie emissioni. La Cina è attualmente il maggiore emettitore di gas serra, ma anche l'UE e altri paesi sviluppati hanno un ruolo importante da svolgere. In effetti, quando guardiamo le emissioni pro capite o le emissioni storiche, i paesi sviluppati spesso superano di gran lunga i paesi in via di sviluppo. È però importante ricordare che il cambiamento climatico è un problema globale che richiede una soluzione globale. Non è sufficiente puntare il dito verso un singolo paese; tutti i paesi, compresa l'UE, devono fare la loro parte. Infine, è importante ricordare che le politiche climatiche non sono solo una questione di profitto, ma riguardano anche la salute pubblica, la sostenibilità dell'ambiente e sicurezza di approvvigionamento. Lavorare per una maggiore sostenibilità può creare opportunità di lavoro, migliorare la qualità dell'aria e dell'acqua, e contribuire a un futuro più stabile e sicuro per tutti.

Lemmy 10 mesi fa su tio
Risposta a Lo Scienziato
Non sono d’accordo con te, ciò che impone l’UE non lo impone nessun altro stato al mondo e il tutto basato solo su teorie! Come con il covid esistono 2 scienze, come ho già detto, una puramente politica a scopo di lucro dove hanno riempito la testa delle persone con un sacco di bugie e falsità sulla base del nulla! L’altra scienza, quella che dice ed ha sempre detto la verità, viene censurata e schiacciata in ogni modo, altrimenti i primi non guadagnerebbero miliardi sulle spalle dei cittadini!

Lo Scienziato 10 mesi fa su tio
Risposta a Lo Scienziato
[url rimossa]

Don Quijote 10 mesi fa su tio
Risposta a Dario Lampa
Per insegnare ad altri sarebbe necessario aver compreso bene l'argomento, non basta propinare le teorie di terzi.

Emib5 10 mesi fa su tio
Risposta a Don Quijote
Con questo vorresti affermare che i tuoi commenti non provengono da terzi? Qundi sono solo tue ipotesi senza fondamento scientifico. In ogni caso in campo scientifico chiunque basa le proprie nuove teorie su dati già conosciuti e le teorie rimangono tali senza il supporto di dati sperimentali. Non è chiaro qundi il tuo tentativo di sminuire le opinioni altrui con una simile ridicola argomentazione.

Don Quijote 10 mesi fa su tio
Risposta a Emib5
Anche se l'opinione in un post diverge dalla politica ufficiale, ogni tanto potresti usare i neuroni per cercare di comprendere uno scritto. Primo non mi sono proposto per insegnare cose che non comprendo, secondo, non ho citato nessuna teoria scientifica, mi limito ad osservare, il ghiaccio marino influenza il livello dei mari quanto il ghiaccio che fonde in un bicchiere di coca-cola, la curvatura della Terra la vedi se osservi, non serve la scienza per spiegarlo, il periodo medievale caldo è gravato nelle pietre sommerse del fiume Elba, le carestie della piccola era glaciale, il lago di Garda e la laguna di Venezia ghiacciati, ecc, sono ampiamente documentate su carta. Conosco benissimo la precessione dell'asse terrestre perché interferisce sullo stazionamento di una montatura equatoriale che uso regolarmente, e purtroppo anche sul clima. Dunque, se qualcuno afferma che non è mai successo, non sa o mente, oggi non si dice più che ci sono stati danni dovuti a piogge torrenziali, si preferisce dire danni da crisi climatica, uragano da crisi climatica, grandine da crisi climatica, siccità da crisi climatica, guerra da crisi climatica, fame nel mondo da crisi climatica, covid da crisi climatica... se qualcuno contesta queste pillole scientifiche, è dovuto a danni cerebrali da ansia climatica, c'è perfino gente che s'incolla sulle strade, fa vandalismo o va in depressione climatica. Dove volete spingere questa pazzia globale.