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Formazione al CentroUn solido processo di strategia aziendale richiede professionisti formati e aggiornati

09.04.24 - 08:00
Centro Studi Villa Negroni
Un solido processo di strategia aziendale richiede professionisti formati e aggiornati

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Sandro Prosperi, Membro del Comitato di Fondazione del CSVN, Vice-Presidente FTAF, Presidente di EXPERTsuisse – Sezione della Svizzera Italiana

Oltre alla creazione di valore, un solido processo di strategia aziendale permette all’azienda di affrontare in modo strutturato e tempestivo i continui mutamenti economici e sociali nonché le sfide ed esigenze di mercato. Disporre di professionisti con conoscenze e competenze aggiornate rappresenta un fattore critico di successo.

Il contesto economico e sociale globale è in continua mutazione: la globalizzazione (ed ora la deglobalizzazione), le attività di fusione e ristrutturazione, la digitalizzazione, i nuovi modelli di business (basti pensare a blockchain e criptovalute), le preoccupazioni legate alla gestione della sicurezza e della privacy, la regolamentazione in continua evoluzione e le gravi conseguenze della crisi pandemica e del conflitto in Ucraina, hanno plasmato le attività e la conduzione delle imprese.

La frequenza e l’intensità dei cambiamenti nonché le sfide non sono mai state così importanti. Inoltre, le interdipendenze dinamiche fra le varie sfide rendono sempre più complessa la gestione delle imprese in ogni settore (basti pensare alla crisi energetica a seguito del conflitto in Ucraina).

Nasce pertanto l’esigenza di un continuo monitoraggio e adattamento della propria governance e dei propri obiettivi strategici tramite un solido processo di strategia aziendale.

In grandi linee, il processo di strategia aziendale prevede:

    • La formulazione di missione, valori e visione da parte dei vertici aziendali
    • L’attuazione tramite un piano strategico dettagliato
    • La misurazione dei risultati ottenuti tramite key performance indicators (“KPIs”) di risultato

Il tutto con l’obiettivo primario di creare valore per i propri clienti, stakeholders (fornitori, collaboratori, ecc.) e azionisti.

Ma anche una buona strategia aziendale avrà difficoltà ad erogare valore se non viene comunicata e condivisa, all’interno dell’azienda così come verso l’esterno, in modo chiaro, trasparente e in linea con i propri valori aziendali. Valori che a loro volta vanno vissuti da tutti i collaboratori (con un approccio top-down) e che contribuiscono alla buona reputazione dell’azienda.

Al fine di raggiungere in modo ottimale i propri obiettivi è indispensabile predisporre un piano strategico dettagliato con azioni, priorità, responsabilità, risorse necessaire, scadenze e misure di controllo. L’applicazione di strumenti di project management con i relativi documenti di pianificazione quali budget, piano degli investimenti, piano di distribuzione, ecc., risultano a tal proposito fondamentali.

Ma quali sono gli elementi indispensabili che permetto il raggiungimento degli obiettivi strategici, i cosiddetti fattori critici di successo:

    • Le risorse umane che portano le loro competenze e la loro motivazione e passione
    • I prodotti e servizi che devono rappresentare la giusta “value proposition” per clienti e mercato e rispondere pertanto alle loro esigenze e aspettative
    • I canali di distribuzione che tramite adeguate azioni di marketing permettono, ad esempio, di rispettare il principio del “time to market” e coprire le aree geografiche chiave

Fattori critici di successo che rivestono tutti la loro importanza e che non possono essere ignorati o sviluppati in modo disarmonico.

Imprenditori e professionisti responsabili sanno bene quanto sia importante restare al passo con l’evoluzione normativa, economica, digitale e disporre delle conoscenze e competenze necessarie e aggiornate per rispondere al meglio alle sempre più puntuali e complesse richieste dei clienti. Un piano di formazione continua per tutti i collaboratori (comprensivo di hard e soft skills) è ormai diventato uno strumento indispensabile.

E quali sono, nel contesto odierno, le minacce o sfide che le aziende svizzere sono chiamate ad affrontare nel breve-medio termine.

Sicuramente una delle sfide principali, di cui riceviamo notizia regolarmente, è la carenza di risorse umane. Entro il 2030 oltre 1 milione di “baby boomers” uscirà dal mondo le lavoro e verrà sostituito da circa 500'000 nuove risorse. Si creerà pertanto un gap di circa 500'000 lavoratori che difficilmente potrà essere colmato con la digitalizzazione attualmente in corso.

La seconda sfida che impatterà dapprima le grazie aziende e in seguito, a cascate, tutte le aziende in Svizzera è la responsabilità sociale delle imprese, conosciuta anche come RSI oppure CSR dall’inglese Corporate Social Responsibility. A tal proposito si parla di uno “tsunami normativo” in arrivo per tutte le aziende, basti pensare alla copiosa normativa già in essere a livello internazionale ed europeo. Come detto la RSI interesserà anche le PMI a seguito della catena della fornitura certificata, delle aspettative degli stakeholders, clienti, collaboratori, investitori, ecc.

Queste nuove situazioni ed esigenze di mercato che impatto potranno avere sulla vostra strategia aziendale? Ci sono delle misure per far fronte a tali sfide che vanno già implementare ora? Un solido processo di strategia aziendale vi aiuterà a rispondere in modo appropriato anche a tali quesiti mentre una formazione continua tempestiva, di qualità e dinamica potrebbe essere uno dei vantaggi competitivi che permetterà alle imprese di cogliere le opportunità che si presenteranno in futuro.


Questo articolo è stato realizzato da Centro Studi Villa Negroni, non fa parte del contenuto redazionale.
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